Due mesi son passati
Il vento impietoso con forza e rabbia stacca
ogni giorno dal calendario del mio cuore
foglietti di dolore.
Già due mesi son passati dal quel giorno che
solo mi lasciasti; sai piccola mia m’illudevo
che non saresti mai andata via dalla mia vita,
ti credevo immortale, ma cosi non è stato
l’amara verità alla realtà mi ha riportato, e
su quel rosso divano ti vidi esalare il tuo
ultimo respiro, e nei miei occhi le prime
lacrime si affacciarono scivolando come
rigagnoli lungo le mie guance bagnando le
arse mia labbra dal tanto chiamarti, e non vi
fu mai un tuo miagolio a rinfrancarmi, cosi
capì che su di te era calato l’ultimo sipario
della tua vita.
Adesso che non sei più mia, ma di Dio sei
l’eterna sua compagna, ancor ti cerco in
ogni stanza di questa casa, ma di te solo
l’ombra v’è rimasta.
Piccola mia Giuditta, il bacio mio della
buona notte da stasera non più ti darò, e
la tua copertina che ti riscaldava dal freddo
della notte or anch’essa riposa su quella
vuota sedia dove te di tanto,in tanto ti ci
accovacciavi per un sonnellino pomeridiano.
La vita scorre come il fiume scorre al mare,
cosi la mia scorre con nel cuore il tuo amore,
nella mente il tuo nome, nella mia anima che
pace non sa trovare da quando tu ve ne sei
andata.
Luigi Calloni