Cara mamma

Cara Mamma

Cara mamma, il dono della vita che mi desti tra un
sorriso, il dolore e una lacrima di quel lontano
giorno è rimasto dentro di me come un dna.
Cara mamma, fu gioiosa e bella la mia infanzia
anche se non capivo quel tuo muto triste silenzio
che come un velo nero era sceso sul tuo viso.
Cara mamma, il bambino, il fanciullo e il ragazzino
di quella via dove in fondo v’era casa mia, li mi
sentivo un Re, nessuno mi guardava, nessuno mi
chiedeva perché il fato avesse giocato cosi su di me,
anche perché non avevo risposta da dare, la sapevano
solo Dio e mia madre.
Cara mamma, non sono più quel bambino, fanciullo
e ragazzino, sono un uomo che ha camminato le vie
della vita e non erano asfaltate, v’erano buche e dossi
da superare, con forza e fede e con l’aiuto delle tue
preghiere le ho superate, ma quanto mi sono costate
di pianti, lacrime, delusioni, umiliazioni, che ancora
oggi mi son compagne.
Cara mamma, sono stanco di continuar questa vita,
si, agiata, ma tanto amara che a volte prego Dio
di prendermi tra le sue braccia per portarmi lassù
dove v’è la mia mamma unica donna su questa terra
che capì suo figlio, dove gli altri hanno fallito, perdonali
Signore, perché io lo perdonati fin dal principio.

Luigi Calloni

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